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  • 305: AGIRE SENZA INVIDIA

John Dunne: Questa parte dello spazio mandalico è di colore verde. È interessante sottolineare che in molte culture il verde è associato ai sentimenti di gelosia e invidia. Il verde è inoltre il colore del Buddha principale che troviamo qui, il “Risvegliato” principale di questa famiglia, Amoghasiddhi. Di conseguenza, questo è anche il colore di quella saggezza che trasforma l’invidia nella saggezza “che tutto realizza”. In questa sezione abbiamo l’opportunità di sperimentare la pratica della meditazione del respiro, un elemento importante in molte tradizioni buddiste, compreso il Buddhismo Vajrayana. Utilizzeremo il respiro come metafora della saggezza che può essere raggiunta superando la gelosia e realizzando traguardi che ci uniscono nonostante le nostre differenze, per liberarci dal senso di competizione e collaborare. Gli esseri umani hanno stature e corporature diverse, tante diverse opinioni e prospettive, e provano spesso molta competizione e gelosia. Ma in fin dei conti, c’è una cosa che tutti noi non possiamo esimerci dal fare, ed è respirare. 

Sentiamo cosa ci dice Rinpoche al riguardo.

 

Ponlop Rinpoche: La quinta famiglia di Buddha è la famiglia del karma, che siede a nord. È associata alla componente emotiva della gelosia. In genere, l’emozione della gelosia è fortemente radicata nell’idea di confronto. La competitività è alla base della nostra gelosia. A volte, perfino in famiglia si instaura un senso di rivalità tra persone che, pur volendosi bene, sono in competizione le une con le altre. Questo sentimento genera una sofferenza mentale che ci fa sentire in secondo piano o incapaci di raggiungere ciò che ottengono gli altri. Di conseguenza, ci risulta intollerabile sopportare i successi o i buoni risultati conseguiti da altre persone.

Allo stesso tempo, ignoriamo una cosa molto importante: l’unicità di ogni persona. Indipendentemente da quanto ci sentiamo simili, da quanto ci identifichiamo nelle stesse situazioni e percepiamo di essere affini come esseri, esseri senzienti, e così via, siamo comunque unici. Pertanto, ogni persona ha una sua caratteristica unica con cui contribuisce a plasmare il mondo insieme agli altri. Ed ecco che la gelosia si basa su una percezione ingannevole e sull’incapacità di riconoscere qualità e poteri unici di ogni persona. 

Ad ogni modo, la realtà di base della gelosia risiede in quello stato che noi chiamiamo “saggezza che tutto realizza”, uno degli aspetti della nostra mente saggia. Possiamo sperimentare un senso di profonda realizzazione quando accettiamo l’idea che ogni persona abbia qualità uniche che le permettono di raggiungere traguardi diversi attraverso diverse prospettive, e che così facendo contribuisca a un bene e a un beneficio comune più grande.

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